Si legge in circa: 2 minuti
Come per la guerra, anche le calamità non risparmiano nessuno.
E come per la guerra, gli Animali inevitabilmente vengono sempre per ultimi.
In un mondo antropocentrico questo ha perfettamente senso eppure ciò non significa che gli Animali non vadano incontro a paura e sofferenza.
Molti sono comunque gli appelli, per cercare di portare in salvo gli Animali, che arrivano dalle zone dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione di questi giorni, testimonianza di un’empatia che un tempo sarebbe stata inimmaginabile. Le immagini girate a Ponte Braldo, tra S. Martino Villafranca e Villanova (Forlì- Cesena) dei Cavalli che disperatamente nuotano per mettersi in salvo, Un anziano morto per salvare i suoi Conigli o i due signori trascinati via nel tentativo di salvare la loro Asinella sono storie che stringono il cuore. Curiosamente però, quello che è stato ribattuto da tutte le testate giornalistiche nazionali è l’appello di un allevatore che chiede di aiutarlo a “salvare” i suoi 3000 Maiali.
L’orrore si aggiunge all’orrore.
Mentre ci vengono proposte le immagini dei Maiali immersi nell’acqua che ha invaso l’allevamento dover sono prigionieri, siamo sottoposti anche all’appello di richiesta d’aiuto, stretti così in una morsa senza possibilità d’uscita.
Quei Maiali, che l’allevatore cerca di “salvare”, inevitabilmente finiranno, quando tutto si sarà calmato, macellati per diventare prosciutti. Così la loro sorte è comunque segnata.
Meglio annegati o sparati?
Non c’è una risposta.
Nel frattempo, noi, che teniamo agli Animali, non possiamo che, (ancora una volta!) provare profonda tristezza e guardare i loro occhi sapendo che, di qui a breve, saranno morti comunque.
L’unica significativa differenza sarà se con la loro morte porteranno guadagnano o saranno causa di una perdita economica.
La loro vita è questo.
Francesco Cortonesi
Fotografia in apertura: Maiali chiusi nell’allevamento allagato a Lugo (RA), immagine pubblicata con l’appello.
Se hai letto fin qui vuol dire che questo testo potrebbe esserti piaciuto.
Dunque per favore divulgalo citando la fonte.
Se vuoi Aiuta Veganzetta a continuare con il suo lavoro. Grazie.
Avviso legale: questo testo non può essere utilizzato in alcun modo per istruire l’Intelligenza Artificiale.
Todo lo que sucede con lo animales en este mundo Especista está mal. Deberíamos desaparecer para que las otras especies puedan vivir tranquilas
Hola Gustavo,
Gracias por tu comentario.
Entre las muchas fotos publicadas en facebook relativas a los rescates de animales en curso en Emilia-Romagna, también está esta imagen: una Lombriz salvada de ahogarse. La idea de que haya una persona humana que en medio de esta tragedia vea una Lombriz ahogándose y se comprometa a salvarla es conmovedora. Muy a menudo se afirma que si los Humanos desaparecieramos de la Tierra, todos los problemas de la Naturaleza estarían resueltos: es ciertamente una opción decisiva, pero también demasiado fácil y excesivamente genérica. Si en medio de una multitud de individuos indiferentes, crueles, violentos o simplemente lobotomizados también hay alguien que hace todo lo posible por salvar a una Lombriz, quizás no esté todo perdido y probablemente nuestra especie no esté del todo condenada.
Esta imagen es, en última instancia, el resumen de la idea antiespecista.
————-
Ciao Gustavo,
Grazie per il tuo commento.
Tra le moltissime foto pubblicate su facebook relative ai salvataggi di Animali in corso in Emilia-Romagna, c’è anche questa immagine: un Lombrico salvato dall’annegamento. L’idea che ci sia una persona umana che in mezzo a questa tragedia veda un Lombrico che sta affogando e si impegni a salvarlo è commovente. Molto spesso si afferma che se noi Umani sparissimo dalla faccia della Terra, tutti i problemi della Natura verrebbero risolti: è un’opzione certamente risolutiva, ma anche troppo facile ed eccessivamente generica. Se in mezzo a una moltitudine di individui indifferenti, crudeli, violenti o semplicemente lobotomizzati c’è anche chi si prodiga a salvare un Lombrico, forse non tutto è perduto e la nostra specie e probabilmente non è completamente da condannare.
Questa immagine è in definitiva il riassunto dell’idea antispecista.
Abbiamo visto immagini strazianti. Ciò che colpisce ancora una volta è definire “danno economico”, “danno all’indotto” eccetera… la morte di migliaia di animali negli allevamenti. Tra l’altro… pensiamo a come sono morti… legati, incatenati, recintati, senza possibilità di fuggire… Davvero non riesco a capire la ragione per cui tantissime persone continuino a mangiare animali, sapendo che vivono in quelle condizioni. Neppure vedere i loro corpi galleggiare nel fango risveglia la mente degli onnivori.
Presto arriveranno “aiuti” all’economia dell’Emilia-Romagna: tanti animali utili a riaprire allevamenti.
D’altra parte, ancora ricordo che, dopo il terremoto in Abruzzo, i pastori della Sardegna hanno regalato pecore ai pastori abruzzesi, imbarcandole dalla Sardegna con destinazione Abruzzo. Davvero un bel regalo!
Gli Animali per questa gente sono solo mezzi di produzione, se tali mezzi subiscono dei danni a causa di una catastrofe, vengono sostituiti con altri e il danno è solo economico. Seguendo quest’ottica, lo Stato fornirà aiuti economici per ripristinare la catena di produzione. Il fatto che questi “mezzi” siano vivi, provino emozioni e sentimenti, che non siano stati danneggiati, ma che siano morti affogati, non è in alcun modo considerato.
Nel teatro della crudeltà di tali tragedie, disastri ecologici, terremoti, ma anche le guerre, pandemie, pare che gli umani abbiano sempre il primo posto, siano vittime, eroi.
Gli Animali invece, solo posti collaterali, meri oggetti che compongono la scena la pietà nei loro confronti è solo riferibile agli effetti relativi alle vicende umane. Chi si occupa di loro in situazioni così critiche meriterebbe la stessa considerazione di chi si occupa di soccorrere gli umani, mentre pare quasi venire assorbito dal medesimo cono d’ombra.
Grazie alle persone che anche in questa occasione hanno dedicato energie, tempo e competenza a queste creature indifese.
Paola
Gli Animali per la società specista umana non sono protagonisti nemmeno nel momento della loro morte.