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Ventitreesima parte dell’articolo Anche gli Animali soffrono la guerra
Le immani sofferenze degli Animali travolti, loro malgrado, dal conflitto tra Russia e Ucraina non si fermano.
Anche se questa volta la conseguenze non sono direttamente imputabili alla guerra, ma piuttosto all’affondamento di due petroliere russe (la Volgoneft-212 e la Volgoneft-239) che sono state sorprese da una tempesta al largo dello Stretto di Kerch, che divide la Crimea dalla Russia, il 23 dicembre 2024, è chiaro che, a livello più generale, in quelle zone la navigazione viene effettuata accettando rischi maggiori rispetto a quelli solitamente calcolati. Ciò accade per la necessità di rifornire di petrolio gli eserciti impegnati al fronte. In questo caso, almeno secondo le stime delle autorità, sono stati riversati in mare circa 2400 tonnellate di un olio combustibile pesante chiamato mazut.
A oggi i Delfini trovati morti sono 61 di cui sicuramente 32 deceduti a causa della fuoruscita del materiale petrolifero dalle navi, ma il numero pare destinato a salire. A dichiararlo è stato Il centro russo Delfa, che almeno sulla carta si occupa di salvare e riabilitare i Delfini travolti dal conflitto.
Purtroppo i danni dell’incidente sono ancora in fase di accertamento e anche se 68 km di costa sembrano essere stati ripuliti, nuove chiazze si stanno manifestando al largo.
Francesco Cortonesi
Fotografia in apertura: Delfini morti a causa della fuoriuscita di olio combustibile nel Mar Nero, dicembre 2024. Fonte: The New Voice of Ukraina
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