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Quattordicesima parte dell’articolo Anche gli Animali soffrono la guerra
Torniamo ad aggiornarvi sulla sorte degli Animali nel conflitto tra Russia e Ucraina.
In questi giorni molte testate giornalistiche hanno raccontato la storia degli Animali prigionieri nello zoo di Kherson che sono stati portati via dai russi durante la ritirata dei giorni scorsi, con motivi sconosciuti. Il video che ritrae un soldato russo che cerca di “domare” un Procione nel tentativo di metterlo all’interno di un camion con altri Animali, ha velocemente fatto il giro del web. Inevitabile la risposta degli ucraini che sui social media hanno trasformato la notizia in meme, prendendo in giro i russi e trasformando il Procione in una sorta di “eroe di guerra” indomito e pronto a tutto pur di non farsi catturare dai russi. Tanto sul serio è stata presa la cosa, che qualche ora dopo si è circolata la notizia che, in cambio del Procione, il governo ucraino sarebbe disposto, sostengono alcune fonti, a rilasciare addirittura alcuni prigionieri russi. Vero o falso che sia (falso sicuramente!) in un teatro di guerra, dove gli orrori sono all’ordine del giorno è inevitabile che certe notizie finiscano per non essere prese troppo sul serio, resta però il fatto che gli Animali non hanno nulla a che spartire con le nostre guerre e finiscono ancora una volta vittime della nostra ferocia. Gli Animali dello zoo di Kherson, secondo le autorità russe, in realtà sarebbero stati evacuati per tutelarli dal rischio di un allagamento causato dal pericolo di bombardamenti ucraini sulla vicina diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya e ora si troverebbero sani e salvi al parco Taigan Lion in Crimea. Dall’inizio della guerra sono morti centinaia di Cani, Gatti, Asini, Bovini, Delfini, Cavalli e altri Animali detenuti all’interno di strutture bombardate. Solo allo zoo di Kharkiv con il bombardamento avvenuto il 5 marzo scorso, sarebbero morti, secondo alcune fonti, quasi mille Animali.
Francesco Cortonesi
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