A tutte le vittime innocenti della nostra superbia


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A tutte le vittime innocenti della nostra superbia.

Cos’è che risuona dall’alto dei cieli?
è un pianto sommesso, un guaito lontano.
E’ Laika che piange: dov’è che noi andiamo? 
Andiamo nel cielo, sogniamo la Luna,
vedremo anche Marte se avremo fortuna.
A me non importa di sogni di gloria.
Mi importa di Laika, che piange da sola.

 Pasquale Pozzessere


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9 Commenti
  1. Paola Re ha scritto:

    E’ Pasquale Pozzessere il regista o è un caso di omonimia? Non sapevo fosse poeta. E’ in un suo libro questa toccante poesia?

    8 Novembre, 2014
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    • Cereal Killer ha scritto:

      La poesia è presente in molti siti sul web ed è sempre firmata allo stesso modo. Non ci sono altre notizie purtroppo.

      9 Novembre, 2014
      Rispondi
  2. Paola Re ha scritto:

    Grazie. Le ho cercate anch’io ma non ho trovato nulla, a parte la curiosa coincidenza che lui è nato lo stesso anno in cui lei è morta.

    9 Novembre, 2014
    Rispondi
  3. cristina beretta ha scritto:

    Laika è stata vittima non solo della superbia umana, ma anche di una sintomatica operazione di esclusione esclusiva, in cui l’umano, tronfio del proprio potere illusorio, gestisce il controllo sulle vite altrui, anche quando queste vengono lanciate nel vuoto. E’ l’eterno Narrenschiff, metà nave dei folli, metà nave degli argonauti. Il gesto che scaccia, che scaglia, alla conquista di nuovi mondi possibili. Significati vicini ai rito sacrificale, che mette in sicurezza l’intera umanità. Lanciata nel luogo più lontano possibile dal mondo, Laika è prigioniera in mezzo alla via più libera, posta all’interno dell’esterno e viceversa, è simbolo di tutti i dominati.

    9 Novembre, 2014
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  4. sandra ha scritto:

    ciao a tutti, ma io mi chiedo continuamente: con tutti gli esseri che amano gli animali, con i movimenti vari chi più, chi meno, ma è mai possibile che non si riesca a fare di più a cambiare l’opinione verso queste povere creature…è necessaria una guerra….ma allora che guerra sia ma intelligente però…una specie di ammutinamento…un rifiuto sociale ..un urlo che sconcuassi le coscienze…..un baccano infernale una riunione come quella che hanno fatto i sessantottini per rivendicare i loro diritti…ci ritroviamo tutti in un prato ? I guanti “di velluto” non servono più…severità verso chi fa del male a ogni creatura ! scusate lo sfogo ma l’ho fatto molto volentieri. miao !

    10 Novembre, 2014
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  5. giovanna boerci ha scritto:

    Questa poesia, il pensiero a Laika, mi hanno commossa, molto.

    11 Novembre, 2014
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  6. francesca ha scritto:

    Da quando ho sentito questa poesia, circa mezz’ora fa, in uno sceneggiato televisivo, ho cominciato a piangere e non riesco a smettere… grazie a Pasquale Pozzessere, chiunque sia, e un bacio a Laika, per tutto quello che rappresenta e che sta ancora piangendo, da allora. Come me…

    Francesca

    4 Marzo, 2016
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  7. Isabella Giaquinto ha scritto:

    Penso sempre a Laika e tutte le volte non riesco a non piangere. Il suo dolce nome l’ ho scelto per diverse mie password, per ricordarla SEMPRE.

    1 Novembre, 2020
    Rispondi

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