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Fonte: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/09/19/antispecisti-di-destra-eh-no-compagn/
Ho appena letto la testimonianza pubblicata su Infoaut dal titolo Provocazioni fasciste al corteo anticaccia a Brescia, che a prescindere dal resoconto dei fatti – sul quale non ho chiaramente nulla da eccepire – mi lascia molto contrariata in quanto a conclusioni.
Ultimamente sento molto spesso parlare di ‘antispecismo e destra’ – mi torna ad esempio subito in mente l’articolo uscito su Left qualche tempo fa dal titolo animalismo nero – e questo è stato peraltro uno dei temi trattati, con estrema serietà, all’ultimo Incontro di Liberazione Animale, tenutosi alla fine di agosto vicino a Torino (il titolo di uno dei workshop era proprio ‘Antispecisti di destra?’, da un ottimo contributo pubblicato dalla Veganzetta e consultabile qui).
Ecco perciò mi sento di dire con una certa tranquillità che spesso, trovandomi in ambiente antispecista, non ci sono stati dubbi riguardo al fatto che non vi sia posto per ‘destrorsi’ nel nascente movimento, siano essi nostalgici fascistoni conclamati o più insidiosi ‘intellettuali’ di quelli che vorrebbero ‘cancellare le obsolete definizioni di destra e sinistra, comunismo e fascismo’ (e guarda caso sono quasi sempre di destra quelli che vogliono ‘dimenticare il passato’ – come ad es. la filosofa Alessandra Colla che, ho da poco con mio stupore scoperto, è tra i redattori della rivista Asinus Novus – cosa questa che mi piacerebbe approfondire, ma questo non è –ancora – né il luogo né il tempo – ma è chiaramente una domanda aperta la mia, in attesa di un sereno confronto in merito). Altro conto, come è stato testimoniato da tanti dei presenti all’incontro di agosto, sono quei cortei un po’ generalisti nei quali non si può parlare di un’organizzazione da parte di un cosiddetto ‘movimento antispecista’ (ma quale? Pare davvero ancora troppo prematuro parlare di movimento) che raccoglie tutta una serie di individualità tra le quali ne spiccano molte inclini più che altro alla zoofilia, a tratti vagamente squilibrate e del tutto avulse da qualsivoglia contesto politico.
Queste persone, che sicuramente possono rappresentare – anche solo, a voler essere ottimisti – per la propria ingenuità delle dinamiche di piazza un pericolo per sé stessi e per gli altri non sono antispecisti, checché magari a volte si proclamino tali. Questo perché l’antispecismo ha una valenza politica che queste persone non prendono assolutamente in considerazione, facendo un minestrone di sentimentalismi, istanze personali, confusione e superficialità non da poco (sono proprio quelle persone che hanno permesso al corteo summenzionato che una persona venisse aggredita, così come quelle che al corteo contro ‘Green Hell’ stringevano la mano ai poliziotti per dare loro solidarietà come lavoratori – subendo poi peraltro sgomenti una carica!)
Per tornare alla testimonianza di cui sopra, ciò che forse la compagna non ha preso nella dovuta considerazione (così come a suo tempo i redattori di Left) è non ‘ciò che si vede’, e cioè il fascista che viene a provocare il corteo o la zoofila che dice di lasciar correre e non si rende conto della gravità della cosa…. Ma ciò che ‘non si vede’ perché non c’è: e cioè interesse da parte dei compagni di sinistra per la lotta antispecista.
E qui apriamo un vaso di Pandora, ma ritengo sia ora di farlo, perché a volte pare (e sottolineo pare) quasi che articoli come quello al quale mi trovo a rispondere siano volti a legittimare quello stesso disinteresse, adducendolo al fatto che l’antispecismo sarebbe una pratica politica di destra…. Eh no, compagne/i!
Come femminista e antispecista, convinta dell’intersezionalità delle diverse lotte, mi sono scontrata più e più volte con il dileggio, il disinteresse o l’aperto fastidio nei confronti della lotta antispecista da parte di persone con una pratica politica attiva e di sinistra alle spalle: femministe, antirazziste, antifasciste (sensibilissime alle diverse istanze!) che di fronte alla lotta antispecista dimostravano indifferenza totale, quando non dileggio o aperto disprezzo (vogliamo parlare delle intoccabili grigliatone di sinistra??), la definivano insomma senza tanti giri di parole – e anzi con assordanti silenzi – come una lotta futile e tutto sommato inesistente.
E sebbene intimamente io senta di voler mostrare solidarietà alla compagna attaccata e a quelli intervenuti in suo aiuto, vorrei portare alla loro attenzione il fatto che, probabilmente, quello che hanno vissuto lo hanno vissuto proprio perché molti di quelli con cui condividono tante importanti battaglie non erano lì con loro quel giorno.
Ed esorto perciò noi tutti, che abbiamo a cuore la lotta antifascista, a renderci conto che quando i fascisti si fanno spavaldi è perché sentono una debolezza, un vuoto, uno spazio in cui possono cercare di infiltrarsi: perciò se ciò dovesse accadere nell’ambito della lotta di liberazione animale, il primo esame di coscienza dovrebbe venire proprio dal movimento antagonista e da quei tantissimi militanti e attivisti che ad oggi, nei confronti del nascente movimento antispecista, non hanno dimostrato che perplessità e indifferenza.
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Le grigliatone di sinistra…
Appunto, io ero giovanissimmo nel ’68, poi nel Movimento del ’77, in seguito portai mio figlio che aveva appena due anni a partecipare all’occupazione dell’università della Pantera, eccetera…
Ora, in chiave ecopacifista, vegana e antispecista, penso solo che nessuna dittatura, nessuna persona che gode mangiandosi il cadavere di un animale possa essere… per la Terra.
Il punto è questo, se il nostro Pianeta potesse parlarci (e lo fa sicuramente nel suo modo) ci chiederebbe chi è con lui, con le piante, gli animali, i cicli della vita e della selvaticità…
Il punto di svolta secondo me è questo, chi è a favore della Terra e chi no.
Chi è per la Terra sarà per l’unità di tutte le cose, il rispetto di tutti gli esseri viventi, la solidarietà, l’uguaglianza, la condivisione, la compassione, l’amore per la vita in tutte le sue forme.
Nelle società occidentali di stampo patriarcale non c’è nulla di tutto questo se non, per fortuna nostra (altrimenti probabilmente neanche se ne parlerebbe più), il ricordo di periodi passati di armonia con la natura (le donne e gli uomini Cro-magnon, le antiche società neolitiche, le piccolissime popolazioni matriarcali indigene ancora esistenti…).
Molte persone di destra e sinistra sicuramente su una cosa vanno perfettamente d’accordo… mangiare salcicce…
Non verrà da loro un vero cambiamento verso un’era di consapevolezza ecologica che io amo chiamare Era Ecozoica…
Stefano Panzarasa
Al corteo anticaccia di Brescia non v’è stata alcuna provocazione fascista. I video rintracciabili in rete parlano chiaro. Fa pena il tentativo dei sedicenti antifascisti di riciclarsi. Visto che l’antifascismo non ha più alcun senso d’esistere (ne trova più, giustamente, alcun riscontro sociale), si cerca un nuovo contenitore. L’introduzione delle tematiche antifasciste nel concetto di antispecismo non è altro che un palese tentativo di riciclo. Ma questa strategia fallirà. Il terreno antispecista è per certa gente minato. La discriminazione di specie non avrà fine grazie ai dinosauri dell’antifascismo! E non sono fascista! Fascisti erano semmai coloro che hanno impedito ad altre persone di manifestare la propria contrarietà alla caccia nel corteo di Brescia.
Cara Giuliana,
I video rintracciati in rete non fanno vedere ciò che molte persone sul posto hanno visto, e non possono essere presi come verità assoluta. Se una persona si reca a un corteo mettendo in bella mostra una svastica tatuata a tuo avviso lo fa per questioni di estetica?
Non so dove vivi tu, però non sono di certo gli antispecisti che vanno in giro a picchiare le donne o gli omosessuali (come è accaduto ad esempio a Roma), di questo puoi esserne certa.
Chi ritiene che persone favorevoli alla discriminazione in base al sesso, alla presunta razza o favorevoli alla violenza e al dominio (come indubbiamente sono coloro che vanno in giro con una svastica tatuata sul corpo), possano partecipare a un corteo contro la violenza della caccia, magari non sono fasciste, ma quantomeno ingenue e un poco sprovvedute di sicuro.
Caro Stefano,
Hai perfettamente ragione: la salsiccia pare sia il cemento di ogni movimento sociale. Ma se persone che credono (o dovrebbero credere) alla libertà individuale, all’uguaglianza e lottano contro la logica del dominio si permettono di rendersi complici del massacro degli Animali non è certo colpa nostra.
E’ la sinistra che dovrà prima o poi fare i conti con ciò che resta della sua idealità e dei suoi principi per liberarsi una volta per tutte dalla logica antropocentrica, non noi. Inoltre sarebbe anche ora che si parlasse di rispetto del vivente, e non della vita. L’antispecismo punta alla libertà dell’individuo in quanto tale, e non al rispetto della vita come valore supremo.
per la questione del corteo di brescia, io ero al corteo, sinceramente non ho visto la “svastica” (ho sentito un ragazzo urlare che c’era un ragazzo con una svastica… ma la svatisca nn l’ho vista). ora io nn voglio prendere le difese di nessuno, ma si notava invece molto bene gente con bandiere che poco avevano a che fare con la manifestazione… bandiere politiche, antifascismo militante mi sembra che recitassero alcune bandiere. ora io passerò per ingenuo o sprovveduto perchè la politica non mi interssa, però un minimo di coerenza credo di averla. io reputo che in un corteo anticaccia (o qualsiasi attività animalista/antispecista) si vada a manifestare il proprio dissenso verso l’attività venatoria (o comunque a protezione degli animali); cosa che può avvenire a prescindere di ogni ideologia politica, nn è un mio pensiero ma credo che si possa chiamare “democrazia”… l’articolo 21 della costituzione italiana in un suo punto recita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”; allontanare gente solo perchè nn ha pensieri di antifascismo in testa credo che voglia dire ledere la libertà di manifestare a quelle persone, poichè nn stavano manifestando un ideologia politca ma erano lì solo per manifestare il proprio dissenso all’attività venatoria… mi trovo in accordo con giuliana quando dice che i veri fascisti (oppressori di libertà e pensiero) fossero propio quelli che si proclamavano antifascisti… la cosa se da una parte mi fa sorridere, dall’altra mi lascia perlplesso, perchè io che nn voglio interessarmi di politica poichè lo reputo un mondo di ladri ed oppressori (indipendentemente dal colore della bandiera che portano), ma mi vedo costretto a nn venire più a manifestazioni simili poichè ho capito dopo brescia e dopo aver letto questo articolo che nn possiedo i requisiti antifascisti che secondo voi si devono avere per protestare contro la caccia o per difendere gli animali… mi sembra assurdo nn poter più dare il mio contributo contro gli specisti per motivi politici, ripeto sarò ingenuo ma sicuramente nn sono “fascista” come chi lede il diritto di manifestazione del proprio pensiero come avvenuto a brescia…
saluti,
Savio
Nessuno ti dirà mai che non hai il diritto di partecipare ad una manifestazione contro la caccia, o contro qualsiasi altro tipo di sfruttamento degli Animali, questo lo puoi fare a prescindere dal tuo pensiero su molte questioni. Un altro conto è partecipare a una manifestazione ostentando simboli, scritte o frasi che inneggiano a ideologie fondate sulla violenza, prevaricazione, oppressione e discriminazione. La Costituzione italiana centra ben poco con questo discorso, ma visto che la citi sarebbe opportuno ricordare che la frase che hai riportato è stata ideata e scritta da una costituente antifascista a seguito della caduta di un regime fascista che in quanto tale non riconosceva la democrazia: è per questo che tu oggi puoi permetterti di citarla.
Non serve alcuna patente di antifascista, ma da questo a dire che anche chi non esiterebbe a calpestare qualsiasi diritto civile possa partecipare a una manifestazione che inneggia alla libertà degli Animali ce ne passa.
Gli Animali o si liberano tutti (Umani compresi) o non si libera nessuno.
ripeto nuovamente che a me di politica nn interessa nulla, detto questo, la mia coerenza che ho citato prima, differisce dalla vostra probabilmente…
– “questo lo puoi fare a prescindere dal tuo pensiero su molte questioni”
ecco su molte questioni possiamo pensarla uguale, ma se nn la si pensa come gli antifascisti su qualcosa, si viene tacciati di essere fascisti, bel modo di interpretare “il libero pensiero”… x me nn differite poi molto dai fascisti a questo punto, anzi vorrà dire che quando incontro ancora quelle bandiere sulla mia strada inizierò a urlare “ecco i fascisti del 3° millenio”…
– “Un altro conto è partecipare a una manifestazione ostentando simboli, scritte o frasi che inneggiano a ideologie fondate sulla violenza, prevaricazione, oppressione e discriminazione”
se è vero che il ragazzo avesse una svastica tatuata (da me nn vista) è anche vero che dall’altra parte c’è chi è andato con bandiere, magliette con simboli politici che inneggiano a ideologie fondate sulla violenza, prevaricazione, oppressione e discriminazione… poichè anche l’antifascimo ha preso il potere con morte e oppressione contro le persone che nn la pensavano come loro (vedi foibe)
la violenza chiama violenza, o per dirla alla gandhi “occhio per occhio e il mondo rimarrà cieco…” l’uccisione di un uomo o di un animale è sempre violenza!!! con motivazioni giuste o sbagliate, è sempre violenza… io nn faccio distizioni fra animali e uomini (è questo per me l’antispecismo) e nn faccio differenze tra chi ha portato morte e oppressione (fascisti e antifascisti)
– “la frase che hai riportato è stata ideata e scritta da una costituente antifascista”
è vero… peccato che mancavano di coerenza o si sono dimenticati di mettere una postilla in cui dicevano che se nn la pensate come noi vi uccidiamo o vi imprigioniamo o comunque nn potete dire o manifestare nulla…
la libertà di pensiero deve valere per tutti, amici e nemici!!!
– “regime fascista che in quanto tale non riconosceva la democrazia: è per questo che tu oggi puoi permetterti di citarla.”
io ho citato la parola democrazia, non una democrazia fittizia fondata su sangue e dolore dove se nn la penso come dice chi comanda nn posso parlare… ripeto, nn mi sembra che ci siano differenza tra fascisti e antifasciti!!!
grazie a dio nn serve un patentino antifascita!!! perchè agli animali nn interessa la politica, invece noto con molto dispiacere che ad alcuni animali chiamati umani interessa sfruttare gli altri animali per i loro fini politici… e lo state dimostrando con questi articoli… a brescia era tutto tranquillo fino a quando nn sono spuntate le bandiere antifasciste, ho udito bene alcune grida che inneggiavano a piazzale loreto, se nn è provocazione o violenza questa fatemi sapere cos’è una provocazione o la violenza…
a me nn interessa che mi scrivi se piazzale loreto era giusto o meno, o se gli antifascisti erano buoni o meno… a me interessano gli animali e la politica è forse la nemica numero uno degli animali, perchè li sfrutta per far passare un messaggio politico!!! POLITICA NO GRAZIE! spero che alle prossime manifestazioni se ci sarà ancora l’intenzione di introdurre ideologie politiche nei cortei, ci sia almeno la decenza di dirlo prima… perlomeno mi evito 400km di strada come a brescia…
saluti,
Savio
Ciao Savio,
Forse è meglio che rileggi quanto scritto in precedenza: nessuno ti ha chiesto di pensarla come gli altri, si parlava di ostentare simboli che si rifanno dichiaratamente a ideologie violente e improntate al dominio, e quindi di provocare.
Ciò che dici sull’antifascismo denota un’ignoranza di considerevoli proporzioni in materia di storia dell’Italia. Informati e poi continueremo il discorso con maggior cognizione di causa.
L’unica cosa su cui siamo d’accordo è che violenza chiama violenza (e non esistono violenze di destra o di sinistra, esiste solo la violenza), e che non si può cambiare una società usando gli stessi metodi repressivi che pone in essere quotidianamente. La lotta antispecista è una lotta di libertà e di uguaglianza, chi vi vuole aderire non può distinguere tra libertà e uguaglianza tra gli Animali e tra gli Umani (anche in questo caso il principio è universalistico, quindi di dovrebbe parlare di libertà e basta). Per quanto riguarda la partecipazione alle manifestazioni è una tua libera scelta, l’eventualità di rimanere a casa evitando di consumare carburante e di inquinare l’ambiente per nulla è però interessante.
Grazie per il confronto.
L’antispecismo e l’animalismo non sono parti di progetti politici come le nostalgiche/i di Lenin o di Mussolini o di Wanna Marchi vogliono far credere.Da che mondo e mondo gli animali non fanno politica,che è un’attività antropomorfa,e chi usa gli animali come strumento per le sue teorie pseduofilosofiche e politiche,è assai opportunista,e quelle del comunicato lo dimostrano bene:degli animali non gliene frega niente,l’unico interesse è parlarne tanto per prendere consenso tra chi ha veramente interesse per essi,e dirottarlo verso posizioni ideologiche dogmatiche,come il marxismo,il fascismo o il pseduoanarchismo italiota,che di anarchico o libertario ha ben poco,e così fare i propri interessi egoistici,da buoni politicanti travestiti da “bene comune”.Gli animali vengono sfruttati,uccisi,torturati e questi intellingentoni si fanno seghe mentali e paranoie deliranti su scovare i fascisti,o gli animalisti poco ortodossi,o chi non è troppo “estremo” e così via, e creare il movimento volutamente ristrettissimo e elitario(perchè la massa è merda,e serve solo per fare propaganda politica)dei “duri ” e “puri” .Questa è la triste realtà.Chi ama veramente gli animali se ne frega delle stronzate da bar o stadio politicanti,quelle lasciatele al parlamento o alle piazze dove vi piace sfogare la vostra “cultura” politica/ideologica,gli animali dei vostri “ragionamenti” se ne fregano.Fascisti,comunisti,destoidi,sinistroidi,ribbelisti,anarcoidi insurezzionalisti,e altri volontariamente etichettati(leggasi schiavizzati)quando capirete che siete stati fregati mi sa che il mondo,anche grazie a voi,sarà finito da un bel pezzo,e questo grazie anche alla vostra amata politica e ai suoi effetti collatterali,come guerre,distruzione ambientale,odio sociale e politico e così via.Purtroppo oggi la politica ha monopolizzato tutto,e infatti si deve usare un poco di politica per combatterla e riaffermare la nostra dignità e libertà di esseri viventi,non per continuare a farla dominare e a distruggerci il mondo.
Ciao Joy, l’antispecismo FA parte di un progetto politico, eccome se lo fa. Gli animali non umani non fanno politica, o meglio ne vengono esclusi dagli animali umani. Ma come tu ben sai gli animali non umani sono sfruttati e incatenati dall’uomo e dalla sua POLITICA. Non è l’animale non umano che dev’essere antispecista, ma l’uomo. Affermare che all’animale non umano non frega niente della politica è semplicemente inutile e sterile, perchè l’animale non umano è VITTIMA PASSIVA, non è la sua cultura che deve cambiare, non è lui a imporre le sue scelte e la sua volontà agli altri. Che a lui importi o meno della politica dell’uomo è ininfluente. All’animale non umano invece INTERESSA ECCOME della sua condizione di oppresso. E tale condizione da cos’è causata? Dalla POLITICA e dalla CULTURA dell’uomo. Liberare l’animale non umano diventa quindi un problema POLITICO, o meglio rivoluzionario, perchè la politica dell’uomo dev’essere demolita e la sua cultura cambiata. Il resto sono slogan. Non bisogna ricercare animalisti duri e pure ma antispecisti che per raggiungere l’obbiettivo puntano a distruggere le cause. La ricerca della purezza, che include anche un superficiale “apoliticismo” spesso mescolato a un “apartiticismo” spesso mescolato a un “spegnamo il cervello che tanto non serve”, viene quasi sempre dalla parte di chi pone la questione dal tuo punto di vista.
Il commento di Leo a Joy pone in evidenza una questione che troppo spesso non viene affrontata: l’antispecismo è un’idea rivoluzionaria che riguarda l’Umano, e non gli altri animali. Tale questione è fondamentale per capire che per poter sperare in un’esistenza più giusta per tutte/i, si dovrà lottare e lavorare per cambiare la nostra visione del mondo, il nostro concetto di “altro”, e il nostro approccio con chi non è della nostra specie. Insomma una rivoluzione tutta interna al concetto di Umano che non riguarda l’Animale che subisce ciò che noi siamo e che vogliamo essere.
Per tale motivo non è possibile avere una vera liberazione animale senza una liberazione umana, e del resto è solo mediante un concetto di liberazione totale che si otterrà anche una vera giustizia intraumana. Il progetto antispecista è di conseguenza un progetto politico che riguarda solo noi Umani, non può oessere altrimenti.
Ciao Savio, il tuo modo di ragionare è sbagliato in partenza. Un conto è lo scontro che può portare a fenomeni di intolleranza da entrambo le parti, un conto sono i contenuti e le istanza portate avanti. E la differenza tra fascisti e antifascisti è netta. I primi hanno imposto un regime basato sulla violenza, la discriminazione e la prevaricazione, i secondi hanno reagito. Poi si può discutere se è possibile reagire alla violenza senza violenza, ma è un altro discorso. La distinzione tra oppressori e oppressi non lo fa lo scontro che ne deriva, ma la condizione iniziale. Altrimenti seguendo la tua logica ogni qualvolta tu manifesti per la liberazione animale o liberi animali stai facendo un torto e un’azione discriminatoria e violenta nei confronti di allevatori, vivisettori, etc. Quindi ti poni al loro stesso piano. Purtroppo il tuo modo di ragionare, irrazionale e superficiale, è molto diffuso nella società di oggi, crea indifferenza e apatia, non permette di definire chi è la vittima e chi l’oppressore. Viene anche utilizzato da chi sfrutta gli animali per accusare chi vuole la loro libertà. Non ti sei mai sentito dire dal circense o dal pellicciaio di turno “vivi e lascia vivere”, oppure “voi animalisti siete come i nazisti”, o “lasciateci la libertà di lavorare”? Il tuo modo di ragionare è dannosissimo anche alla causa animale.
quindi fatemi capire una cosa, chi ha a cuore la famiglia, le tradizioni del proprio paopolo, la vita umana (perchè con l’aborto nn si ha a cuore la vita umana) è classificabile a destra, quindi per gli antifascisti è fascista…
queste famiglia, tradizioni, aborto nn hanno a che vedere con gli animali, ma poichè considerato fascista dagli antifascisti nn può difendere la vita degli animali, anzi va cacciato da ogni manifestazione antispecista, poichè è fascista, mentre è concesso a un uomo che va in giro con una bandiera con la scritta antifà a mò di gonna mangiando un panino col prosciutto parteciparvi…
cacchio mi avete convinto, il discorso nn fa una piega!!! quasi quasi questa sera vado a spaccare la faccia a un pò di fascistelli…
ah dimenticavo è concesso parlare di antispecismo in un blog anche se chi fa parte di quel blog come lavoro sperimenta su animali?
avanti o popolo!
Ciao Savio,
le cose in sintesi sono due:
1) ti interessa davvero capire e quindi la smetti con questo atteggiamento, e cerchi di comprendere la posizione di chi non la pensa come te.
2) non hai assolutamente voglia di capire e sprechi il tuo tempo – e fai sprecare tempo agli altri – scrivendo su questo sito web.
Se è vero il punto 1, allora si può continuare a discutere, se lo è il punto 2 vai pure a passare il tuo tempo in altri luoghi.
Mangiare carne è una tradizione, sfruttare, uccidere, vendere, allevare, comprare gli Animali sono tradizioni. Chi ha a cuore le tradizioni NON desidera che la cultura con cui è cresciuto cambi, pertanto intende conservare lo status quo che conosce e che apprezza. Di conseguenza non può essere d’accordo con un’idea di società umana rivoluzionata mediante il rifiuto o la rivisitazione in chiave non antropocentrica di gran parte di usanze, costumi, culture e tradizioni che l’hanno resa ingiusta, violenta e crudele con i più deboli.
Per un antispecista non è importante parlare di “vita”, ma di “individuo” che è il fulcro dell’idea antispecista. Gli Umani in quanto Animali sono per l’antispecismo importanti, non si tratta quindi di una filosofia nichilista.
L’aborto è un diritto acquisito delle donne: nessuno impone l’aborto agli altri, è invece una scelta, sarà la donna a decidere consapevolmente e responsabilmente cosa fare del suo corpo e di suo figlio. A gente come te non permette alcuna scelta in tal senso.
Chi partecipa a un corteo antispecista e lo fa senza ostentare simboli o atteggiamenti contrari all’antispecismo dovrebbe essere benaccetto. Chi passeggia mangiandosi un panino con un pezzo di Animale morto non è un antispecista e farebbe bene a non partecipare a un corteo che si definisce tale, questo a prescindere dal sinbolo che reca la bandiera che utilizza.
Chi ti scrive non sperimenta su niente e nessuno.
l’ultima parte nn era riferito a voi, ma se vi sentite chiamati in causa avete fatto bene a chiarire…
beh la donna con l’aborto decide della vita del proprio figlio che potrebbe essere un INDIVIDUO anche lui/lei… ma il suo corpo forse è più importante della VITA altrui!
nelle tradizioni nn vi sono solamente tradizioni culinarie… ma anche molto altro…
comunque a quel corteo di brescia era presente allo scontro un uomo con panino e bandiera antifà che voi avete difeso…
1/3) mi interessa davvero capire, cerco di comprendere la posizione di chi non la pensa come me, altrimenti nn avrei smesso di mangiare cadaveri e derivati di altri animali, ma mi capita spesso di fare tanta fatica con chi cerca di inculcarmi un idea che reputo sbagliata e legata profondamente a correnti politiche (fasciste o antifascite che siano) ed invece vogliono inculcarmela perforza…
Se scrivi su un blog antispecista e lanci determinate accuse, è chiaro che ci si senta chiamati in causa.
La donna è una persona che ha il pieno diritto di gestire il proprio corpo, siccome il feto si sviluppa dentro il suo corpo e non in una bottiglia di plastica, sarà solo lei che potrà decidere e non la chiesa o le istituzioni. Chi ha nell’utero è una futura persona, chi accoglie il feto è già una persona, pertanto ha diritto a gestire il proprio corpo – e ciò che genera – come meglio crede. Questo non significa che l’aborto possa essere considerato un metodo contraccettivo, ma solo che è una delle possibili opzioni. Chi non intende abortire non lo fa, come vedi la scelta c’è, gli antiabortisti non concedono alcuna scelta e decidono delle sorti e del corpo degli altri senza averne alcun diritto.
Lo stesso si potrebbe dire della pena di morte: lo stato si arroga il diritto di uccidere una persona per punuirla di un delitto commesso. Anche in questo caso l’antispecismo non può che essere contro la pena di morte.
Lo stesso dicasi per l’eutanasia: la persona (umana o non) ha il pieno diritto di decidere del proprio corpo e della propria esistenza, pertanto può decidere consapevolmente di porre fine ad una vita che non reputa più accettabile.
Non si tratta pertanto di vita, ma del rispetto dell’individuo come essere senziente e dotato di sentimenti, emozioni e capace di relazioni.
Tradizioni: non tutto è da abbandonare, ma gran parte si, basta rifletterci per capirlo.
Corteo di Brescia: Veganzetta non era presente al corteo e ha già preso le distanze da determinati comportamenti: https://www.veganzetta.org/?p=2066
Sulla questione del panino col prosciutto si è già parlato.
Nessuno vuole inculcarti nulla, basta essere coerenti con i principi di solidarietà, uguaglianza ed empatia promulgati dall’antispecismo per arrivare alle ovvie conclusioni.
L’antispecismo non si prefigge un regime che imponga con la forza un’ideologia, sarebbe la totale sconfitta dell’idea antispecista che è antigerarchica, bensì un’assunzione personale e pubblica di responsabilità che porti ad un cambio paradigmatico dell’approccio che l’Umano ha con gli altri Animali e con i suoi simili. La cosa è ben diversa.
Savio, non mi pare di aver letto mai critiche nei confronti di chi ha a cuore la famiglia, se ne può discutere in chiave politica, ma sulla base di tale constatazione non credo sia mai stato allontanato nessuno, ne nessuno sia stato accusato di fascismo. Io parlo di altro, di simboli inequivocabili, svastiche e croci celtiche, razzismo e sessismo. Chi ostenta quei simboli e la sua cultura razzista indipendentemente da come si consideri, fascista, religioso, comunista, bello o brutto, è da allontanare dai corteo antispecisti, e per quanto mi riguarda assolutamente non degno del mio rispetto. Tu puoi avere a cuore le tradizioni che vuoi ma imporre agli altri il tuo dominio, perseguitando chi consideri diverso per provenienza geografica o orientamento sessuale, non vuol dire avere a cuore qualcosa, ma vuol dire essere un oppressore e prevaricatore. Se la tua tradizione include l’oppressione e la prevaricazione allora io distruggerò la tua tradizione. Così come distruggerò la “tradizione” della scienza medica che include la sperimentazione su animali. Se poi vogliamo approfondire e analizzare le origini di queste “tradizioni” basate sul dominio e la prevaricazione forse resterai stupito nello scoprire che spesso sono comuni.
In ogni caso, a prescindere da origini comuni o meno, è l’universalità delle idee che deve essere considerata: se si è contro il dominio del più forte sul più debole, lo si è a prescindere dai soggetti in questgione, se si è per la libertà, essa deve essere intesa come libertà totale ed estesa a chiunque. Allo stesso modo è indispensabile comprendere che l’Umano è un Animale, e in quanto tale non può essere escluso dalla lotta di liberazione animale che propone l’antispecismo.
lo ripeto, la mia era una domanda su basi generiche, se vi sentite chiamati in causa nn è colpa mia, sarà la vostra coscienza… io parlavo sicuramente di altri blog…
sulla questione aborto, chi è cristiano viene escluso e nn può essere antispecista? la bibbia parla chiaro! il bimbo nel grembo della propria madre è da considerare vita!
è il bambino che deve decidere se vuole vivere! nn la madre! la madre lo può sempre nn riconoscere, ma nn ucciderlo! la vita va difesa! è un dono troppo importante per toglierla!
sulla libertà di pensiero basta leggere il titolo dell’articolo, politicizzare gli animali, che schifo!
e poi vogliamo fare il conto delle volte che mi avete censurato i commenti su questo aritoclo??? la censura era fascista… eh no, Compagn*!
Alcuni commenti non sono pubblicati perché questo sito non è una bacheca dove scrivere tutto ciò che passa per l’anticamera del cervello, quindi frasi offensive, calunnie, o altre amenità non sono accettate. I post stupidi vengono invece pubblicati.
beh i miei nn contenevano frasi offensive, calunnie, o altre amenità…
eh no, Compagn*!
Questo ovviamente lo dici tu.
Savio ma di quale domanda parli? La mia coscienza sta benone grazie. Sbagli a porre la questione aborto, cristianesimo e antispecismo in quel modo, ovvero come se fosse una partita di calcio tra schieramenti avversi. Sei cristiano? Credi che l’embrione sia già un essere umano perchè la bibbia afferma l’esistenza dell’anima, nonostante la scienza affermi che un embrione non può essere senziente? Bene, non abortire! Nessuno ti vieta di non abortire! Fin qui non credo che l’antispecismo interessi granchè alla questione. Diverso il discorso se imponi con la forza la tua CREDENZA a tutti quanti. Ad esempio obbligando tutti a non abortire con un divieto sanzionato con la reclusione. L’antispecismo, almeno quello definito dagli autori che per primi hanno parlato dell’argomento, è basato sulla capacità dell’essere vivente di soffrire. Capacità che è la scienza a dirci quando sussiste o meno, noi discriminiamo gli esseri viventi vegetali dagli animali proprio per quella capacità che l’embrione non ha. Con l’assolutismo religioso, ovvero utilizzando i precetti di una religione come metro di giudizio etico, si esce dall’antispecismo. Perchè ad esempio nel caso del cristianesimo stiamo parlando di una religione antropocentrica, la subordinazione delle altre specie è esplicita. Perchè nel caso di altre religioni potrebbe essercene una che assegna un’anima anche alle specie vegetali, degne quindi anch’esse di rispetto e non uccisione, entrando in un circolo vizioso di ragionamenti che renderebbe l’antispecismo un paradosso.
lo dice una coscienza pulita…
Savio ma è palese che ti stai ponendo nei confronti dei tuoi interlocutori con tono aggressivo. Il saluto presumibilmente sarcastico già dice tutto. Dice anche molto il continuo spostare i termini della discussione da svastiche, razzismo e sessismo, all’aborto e la famiglia che non c’entrano nulla con l’articolo in questione.
se parlo dell’articolo mi censurano come hanno già fatto mesi fa…
io sono aggressivo poichè come già detto quando mi si vuole inculcare un idea di antispecismo sbagliata nn lo posso accettare…
Potrei dire la stessa cosa, che tu vuoi inculcarmi un’idea di antispecismo sbagliata. Al momento però non vedo repliche basate sui contenuti. Si parla di razzismo e rispondi con la famiglia, si parla di prevaricazione e rispondi con l’assolutismo religioso. Si parla di sofferenza di esseri senzienti, rispondi con credenze religiose. Mi sembra che la tua visione di antispecismo sia per nulla chiara, basata su un minestrone di argomenti senza un nesso comune, non vorrei vederti in futuro a discutere con qualche macellaio che sostiene di essere stato incaricato da dio a uccidere gli agnelli, di diritto alla vita o simili …
io ho solo sostenuto fin dall’inizio che è ingiusto l’associazione di antispecismo con l’antifascismo o con qualsiasi altra ideologia politica, poichè gli animali nn hanno ideologie politiche…
a me manifestare o proteggere animali con antifascisti o fascisti è indifferente perchè a me interessa il bene dell’animale…
qui invece è palese come si voglia sfruttare l’animalismo per fini politici…
Che gli animali non abbiano ideologie politiche non mi tange affatto, perchè la politica e la cultura che deve cambiare è quella umana. gli animali sono SCHIAVI della politica umana. loro non hanno ideologie politiche, loro SUBISCONO le ideologie politiche degli uomini.
tra l’altro che a loro non interessi la politica lo dici tu, invece a loro interessa eccome perchè è la politica che li tiene in catene. a tutti gli schiavi interessa essere liberi. ma anche se ci fosse una specie animale masochista a cui non frega niente della sua condizione di sfruttato, o se ci fosse una specie a cui interessasse difendere l’ideologia del dominio ma in posizione di dominatore (eventualità alquanto ridicola, neanche il più feroce dei felini ha interesse a dominare altre specie), ciò non cambiarebbe di una virgola il fatto che l’antispecismo di cui parliamo riguarda SOLO gli ESSERI UMANI.
Se vai in un corteo contro la vivisezione ad esempio con altri ESSERI UMANI a chiedere ad altri ESSERI UMANI di cambiare la loro POLITICA per non sottomettere altri esseri senzienti caro mio stai facendo POLITICA, e anche nel modo più profondo che possa esistere.
Fa abbastanza ridere “palese che si sfrutti l’animalismo per fare politica” quando girano certi personaggi che si fanno di tanto in tanto accompagnare da qualche parlamentare incipriato davanti alle telecamere o che infamano appositamente altri attivisti per scopi.
L’antispecismo è politica per liberare gli animali.
scusa ma mi sono espresso male, ovviamente la politica intesa come possibiltà di modificare e fare leggi a favore della vita è fondamentale, io parlavo di politica come destra-sinistra, fascismo-antifascismo… queste ideologie nn mi interessano, perchè se ci sono 1000 umani (500 “fascisti” 500 “antifascisti”) x me la lotta a favore della vita si fa in 1000, farla in 500 allontanando gli altri 500 è una cavolata…
ho ritenuto importante l’occupazione dei laboratori di milano di qualche settimana fà, come reputo importante la contestazione alla manifestazione protest sulla sperimentazione che si è tenuta questo fine settimana… che uno lotti con la maglia rossa o nera a me nn importa, l’importante è che lotti…
le ideologie antifascite sono pericolose come quelle fasciste, quindi o si escudono entrambe o si “accettano” entrambe…
le ideologie antifascite sono pericolose come quelle fasciste, quindi o si escudono entrambe o si “accettano” entrambe…
Savio,
credo che dopo questa enormità si possa chiudere il dibattito, perché di fronte ad affermazioni del genere non c’è alcuna possibilità di confronto.
io sono per la libertà di pensiero… voi con un ideologia ben evidente la limitate… prima censurando ora invitando a chiudere il confronto…
alla fine si evince come volete imporre la vostra idea senza rispettare le idee altrui…
saluti Compagn*
a savio finiscila di dire stronzate! i fascisti vanno cacciati in qualunque situazione! gli si deve togliere pure il diritto di parola! non meritano di passeggiare neppure per strada, figuriamoci in una manifestazione… fosse per me nn meriterebbero manco di vivere, anzi alla prossima manifestazione chiamatemi che cosi due schiaffi li tiro pure io a sti fascistelli…
e voialtri finitela di dir cazzate sfruttando la nostra lotta x sti animali… chisselincula!!! gli animali sono buoni da mangiare e tutte ste cazzate sulla sperimentazione nn son vere… e anche se fossero vere, meglio loro che noi! o forse preferite nn curarvi? e poi cos’avreste contro caccia? la caccia è uno sport! ed è uno dei più belli!
mi fate ridere con ste discussioni inutili!!!
Grazie Aktion,
si sentiva proprio la mancanza di contributi illuminati come il tuo…
eh no e no e ancora no
l’antispecismo e’ di sinistra anzi arranchico inzurezzionalista anzi no metodico catto comunista
va bene tutto ma non fasci per carita’ il copyright dreadlock denutrizione e’ tutto vostro tenetevelo ma mai e poi mai, ripeto per chi non avesse compreso e ha le orecchie piene di strutto : mai e ppoi mai hitler era veggie ma fa brutto dirlo, e poi, QUEI baffi, ma dico : avete mai visto qualcosa di peggio ? io si, il seitan fatto a salsiccie fa abbastanza ridere. non levatemi le mie uova bio morirei. anzi di bambini denutriti ce ne sono abbastanza, e’ l’ora di conquistare l’affrica [ facciamo felici gli amici del silvestre ] e insegnare al terzo mondo come PIANTARLA di morire di fame, hanno rotto il cazzo con i loro sensi di colpa, sti mangiacarcasse a tradimento. Insegnamo loro il fukuoka sono sicuro i bimbi soldato non vedono l’ora. mandiamo una delegazione, anzi mandiamoceli TUTTI quelli di terra selvaggia ad arare in nigeria ; cosi’ imparano ANCHE cosa sia il multiculti. che idee eh? lo so lo so a volte non mi trattengo; devono essere quei cazzo di chicchi di quinoa tostati rigorosamente ogm.
ao’ i bucatini ar dente, me raccomanno
con affetto, simpatia e stima immutata
ma che sta ancora in galera sirvia ?
ao’ e leggi informa azione se non stanno in galera per aver scorreggiato davanti ad un digos sono fuori alle firme, che invidia.
Grazie ci mancava proprio lo spiritosone de noartri.
PS: se ce l’hai col Silvestre rivolgiti direttamente a loro, Veganzetta è un’altra cosa.
Mi pare ci sia parecchia confusione. Il fatto che un antifascista NON sia contemporaneamente anche vegano e antispecista è sicuramente una spiacevole contraddizione (soprattutto per chi si considera anarchico), ma le idee giuste purtroppo camminano lentamente. In ogni caso dire che l’antifascismo è questione superata mi sembra una vera idiozia. Ma dove vivi? ? Mai sentito parlare di squadre della morte (Kurdistan, Euskal Herria, America latina…). Chi credi fornisca la manovalanza?
Quanto al fatto che da destra si recuperino anche tematiche antispeciste, non è certo una novità. Il vuoto pneumatico (dei fasci, intendo) si riempie di tutto…v. Bobby Sands e mi fermo qui…(anzi no, ricordo che proprio Alessandra Colla qualche anno fa aveva tentato una maldestro recupero addirittura di Buenaventura Durruti…uno che i fascisti li fucilava).
Quindi, come diceva il buon Nestor Makhno: “Con gli oppressi contro gli oppressori, sempre!”. E questa la direzione giusta ed è sicuramente di sinistra e antifascista.
Ciao
Se consentite una segnalazione in rete:
“Fascisti, tenete giù le mani dall’Irlanda”
GS
Un contributo per ricordare cosa sia stato e sia il nazifascismo. Inutile poi che vi suggerisca l’evidente analogia con altri olocausti…(v. “Un’eterna Treblinka”, Editori Riuniti), ciao
GS
1944-2014: a settanta anni di distanza, un ricordo di
SARA CHE NON VOLEVA MORIRE…
(Gianni Sartori)
Ci sono storie che insegui inconsapevolmente per anni, o forse sono quelle storie che ti inseguono…
Una prima volta ne avevo sentito parlare circa trenta anni fa. Un giro in bici, una sosta nella piazzetta di un paese mai visto prima, un casuale incontro con un’anziana che aveva assistito ai fatti di persona. Mi parlò di un evento all’epoca poco conosciuto (“obliterato”), su cui poco pietosamente veniva steso un velo di silenzio: la deportazione in una antica villa padronale di Vò Vecchio (Villa Contarini-Venier) di un gruppo di ebrei rastrellati nel Ghetto di Padova (dicembre 1943). E mi accennò ad un episodio ancora più inquietante, il tentativo di una bambina (forse spinta dalla madre) di nascondersi in una barchessa per evitare la definitiva deportazione (luglio 1944).
Qualche anno dopo (sempre casualmente) raccolsi altri particolari da una parente, forse una nipote, dell’anziana ormai scomparsa. La bambina sarebbe stata riportata ai tedeschi il giorno dopo, forse per timore di rappresaglie. Fatto sta che emerse nel racconto una precisa responsabilità delle Suore Elisabettiane (incaricate di occuparsi della cucina del campo di concentramento) nel “restituire” Sara agli aguzzini. Ricordo che il controllo del campo di Vò Vecchio, uno dei circa 30 istituiti dalla R.S.I. di Mussolini, era affidato a personale di polizia italiano (presenti anche alcuni carabinieri). Invece la lapide sulla facciata della villa in memoria di quanti non ritornarono (posta soltanto nel 2001) ne parla come di un evento avvenuto “durante l’occupazione tedesca” senza un accenno alle responsabilità del fascismo italiano.
Il tragitto dei 43 Ebrei da Vò Vecchio verso la soluzione finale è ormai noto e ben documentato. La macchina burocratica funzionava alla perfezione e la pratica di ognuno dei deportati proseguì regolarmente grazie a decine di anonimi complici, esecutori senza volto.
Fatti salire su due camion, vennero prima richiusi nelle carceri Padova e poi inviati a Trieste, nella Risiera di San Sabba. Tappa definitiva, Auschwitz.
Quanto alla bimba, si chiamava Sara Gesses (doveva avere sei o sette anni, ma alcune fonti parlano di dieci) e, questo l’ho saputo solo recentemente, venne riportata a Padova con la corriera (quella di linea) dal comandante del campo in persona, Lepore (in alcuni scritti viene definito “più umano” rispetto al suo predecessore). Anche al momento di salire sulla corriera Sara si sarebbe ribellata, avrebbe pianto, gridato, forse scalciato. Vien da chiedersi come il zelante funzionario abbia poi potuto convivere con il ricordo di questa creatura condotta al macello. Ma in fondo Lepore non era altro che una delle tante indispensabili rotelline dell’ingranaggio, un cane da guardia addomesticato, servo docile incapace di un gesto sia di ribellione che di compassione. Pare che un maldestro tentativo di giustificarsi sia poi venuto da parte delle suore che dissero di aver agito in quel modo “per riportarla insieme alla mamma”. L’ipocrisia a braccetto con la falsa coscienza.
In precedenza, insieme ai genitori, la bambina era stata catturata vicino al confine con la Svizzera durante un tentativo di fuga e quindi riportata nel padovano. Sembra anche che la madre riuscisse a farla scivolar fuori dal finestrino di un’altra corriera, quella che dal carcere di Padova stava portando i prigionieri a Trieste. Purtroppo invano. Sara venne immediatamente ripresa dagli sgherri nazifascisti.
In Polonia la maggior parte dei 47 deportati (tra cui Sara) venne immediatamente “selezionata” per le camere a gas. Solo una decina venne momentaneamente risparmiata e di questi solo tre sopravvissero.
Sara che non aveva incontrato nessun “giusto” sul suo cammino venne avviata alla camera a gas appena scesa dal convoglio 33T sulla rampa di Birkenau, nella notte tra il 3 e il 4 agosto agosto 1944.
La sua “morte piccina” (come quella della bambina di Sidone cantata da De André) rimane un delitto senza possibile redenzione, ma di cui dobbiamo almeno conservare la memoria.
Gianni Sartori (settembre 2014)
Veganzetta non è un luogo virtuale dove si discute di storia d’Italia, ma ci si confronta su questioni che riguardano la liberazione animale (e quindi anche quella umana) , l’antispecismo e il veganismo etico. Se si vuole raccontare la vicenda di una persona umana, come ha fatto Gianni Sartori, lo si può fare se tale vicenda può essere di qualche interesse al dibattito di cui sopra: ossia sul fatto che molti Umani siano stati trattati “come animali”, e per sottolineare che né gli Umani, né gli Animali dovrebbero essere trattati, come viene inteso dal senso comune, “come animali”. Altro non serve in questa sede.
Pertanto se volete dibattere su tematiche storico-politiche e sulla lotta partigiana contro il nazi-fascismo, è meglio che lo facciate da un’altra parte. Questo non perché non interessi, ma perché questo tipo di vicende storiche (e biografiche) non sono prettamente dei temi affrontati da questo sito web. Grazie.
x correttezza di informazione caro giovanni sartori xkè nn ci racconta anche chi era giuseppina ghersi
stuprare una bambina fino a togliergli la vita non è importante per un antispecista/antifascista, ho capito. scusate l’intromissione…
Davide,
Non ci siamo capiti: non è che non sia importante, è invece importantissimo, e proprio per tale motivo non è questo il luogo dove parlarne. Sono fatti storici, vicende avvenute tempo fa e serve discuterne in sedi e con persone che sono al corrente dei fatti. Sicuramente voi parlate con cognizione di causa, ma chi segue questo sito web molto probabilmente no. Pertanto per evitare trattazioni, ma soprattutto interpretazioni, incomplete o errate di argomenti importanti come questi, è meglio non affrontarli qui, ma su di un sito web che si occupa nello specifico di queste vicende, e che possa gestire il tutto con la competenza che tali fatti meritano.
beh ok allora tutto l’articolo e tutti i commenti si possono evitare… xkè altrimenti quello che porta acqua al proprio mulino va bene, tutto il resto no…
Tu strumentalizzi le risposte degli altri. Non è quello che è stato scritto.
tu strumentalizzi gli animali x far passare la tua liena politica…
Se fosse così non sarebbero stati pubblicati nemmeno i tuoi commenti
nn serve n pubblicare i commenti, basta fare ciò che fai, limitando o chiudendo il discorso quando prende una piega che potrebbe tirare fuori degli scheletri nell’armadio dalla tua linea politca… censurare è dittatura fascista, chiudere la bocca è democrazia antifascista… nn trovo differenza…
Davide, è evidente che tu hai sbagliato sito, e non hai assolutamente compreso le idee che vengono veicolate su Veganzetta. Se vuoi trovare “scheletri nell’armadio” rivolgiti ad altre/i. E con questo si chiude la questione che ha avuto fin troppo spazio.
ok, nn ho mai conuscito una mucca fascista, antifascita, comunista, berlsconiana o altro, ho sempre e solo visto mucche che soffrono, nn mi interessa chi le libera se è di destra sinistra centro meridionale o settentrionale… nn mi interessa di che religione sia… nn mi interessa che lavoro faccia… nn mi interessa che cosa pensi, perchè se libera una mucca o altro animale dalla sofferenza fa una azione giusta a parer mio. il discorso finisce qui per tutto il resto che volete usare x veicolare le persone verso le vostre idee non c’entra nulla… se voi liberate animali avete la mia stima, se fate propaganda politica no.
Ma basta, i vostri argomenti sono fin troppo chiari, hai scritto una mrea di commenti, il vostro qualunquismo e apoliticismo ha pure abbastanza seguito con gruppuscoli vari molto confusi ma rumorosi. Con la falsa retorica della mucca che non ha colore politico non fate altro che politica portando in piazza simboli e presenze nazifasciste in lotte di liberazione che culturalmente non vi appartengono manco di striscio.
Pensavo che l’analogia tra l’Olocausto e lo sterminio di animali fosse un dato acquisito. Hitler & C. si ispirarono alla catena di montaggio fordista e Ford (che tra l’altro fu sincero simpatizzante del nazismo) si era ispirato alla “catena di smontaggio” (con la “s”) dei macelli di Chicago. Per cui il cerchio si chiude, grazie alla tecnologia e al capitalismo (a mio modesto parere, chiaro). Così come è lecito ritenere che l’allevamento sia stato propedeutico alla schiavitù, è assai probabile che i macelli abbiano fornito un metodo, uno stile (un protocollo?) per massacri, deportazioni e genocidi (v. sempre “Un’eterna Treblinka).
E il nazifascismo è stato sicuramente la massima espressione di tutto questo…Penso, e spero, insuperabile.
E ovviamente non è che ogni volta che si scrive un articolo o un commento si debba riscrivere la storia del mondo (e Stalin? e Pol-pot? e le madonne pellegrine…? magari un’altra volta…).
Se poi “Davide” (non ce l’hai un cognome? O sei timido?) non coglie la sostanza della vicenda di Sara che per tre volte era sfuggita ai carnefici e per tre volte è stata riconsegnata da quelle che nell’ideologia dominante sono considerate “brave persone”, “normali”, ligie al dovere, allo stato…se non ha mai sentito parlare della “banalità del male” (quello dei funzionari, dei servi docili) o della “zona grigia”…penso sia un suo problema.
Liberare tutti! si diceva ai miei tempi…
(anche Davide dai suoi retaggi conservatori)
ciao
Gianni Sartori
meno male che Veganzetta nn censura… complimenti!
“Se fosse così non sarebbero stati pubblicati nemmeno i tuoi commenti”
Caro Davide,
Ti è già stato spiegato che questo non è un sito che si occupa di precise vicende storiche, ma di antispecismo, se vuoi parlare di certe cose vai altrove. Se insisti col riproporre sempre e solo le stesse domande, allora significa che non intendi rispettare gli altri, di conseguenza non si capisce perché gli altri debbano rispettare i tuoi capricci.
Se vuoi discutere con Gianni Sartori, fatelo in privato: date il vostro consenso via email a info@veganzetta.org e sarete messi in comunicazione, così vi potrete chiarire senza costringere altre persone a continuare a precisare questioni che evidentemente non vuoi comprendere.
agli altri li lasci parlare liberamente, che differenza c’è tra una bambina ebrea e una cristiana??? nessuna! sono morte per mano di alcuni delinquenti! come esiste il fascita cattivo vi è l’antifascita altrettanto cattivo… l’antispecismo o prende le distanze da entrambe le fazioni o non fa differenze… ripeto, a me nn interessa l’ideologia politica (se fascista o antifascista), l’unica politica che a me intressa è quella per la liberazione animale… pertanto trovo commenti e articolo inutili come voi potete trovare inutili i miei commenti… l’unica differenza che usate un impronta fascista censurando i miei per nn affrontare il discorso che darebbe ragione al mio punto di vista
sicuro di una vostra ulteriore censura, porgo cordiali saluti…
Tu non hai assolutamente compreso la linea di pensiero di questo sito e spari giudizi senza cognizione di causa.
Il discorso destra-sinistra affrontato da sempre da Veganzetta esula storie personali e accadimenti storici che non si conoscono.
Con questo si chiude il discorso.
le bambina ebrea è palesemente un caso personale ma il discorso censura o chiusura del discorso vale solo per me… dimostri ancora una volta che ho compreso perfettamente il vostro pensiero di dittatura intellettuale…
sicuro di una vostra ulteriore censura, porgo cordiali saluti.